Ansia e paura ai tempi del coronavirus

Ansia, paura, rabbia, incomprensione, sconforto.

Queste giornate ci stanno mettendo a dura prova. Ecco perché ho pensato di condividere alcune riflessioni e consigli che possono aiutare il nostro umore a non scendere vorticosamente, partendo da una delle domande che sento più pronunciare ultimamente.

Perché io mi sento angosciato e afflitto ed il mio vicino di casa canta e balla?

Non si può sempre parlare di “incoscienza” oppure “insensibilità”.

Ci sono dei meccanismi di difesa e dei processi cognitivi sub-consci che ci permettono di reagire a situazioni simili in modi completamente differenti. Le nostre esperienze, il nostro vissuto personale, le emozioni, la nostra rete sociale e familiare e molti altri aspetti possono influenzare il nostro comportamento.

Qualcuno sente il bisogno di negare la realtà e si sdrammatizza per allontanarsi dalle pressioni emotive.

Una caratteristica che assume un aspetto fondamentale è la percezione del rischio, che è un processo soggettivo.

Da qui è facile comprendere che di fronte allo stesso evento, una persona che ne sottovaluta l’importanza e la gravità si comporti in maniera molto spensierata rispetto a quello che sarà il comportamento di un individuo che comprende o forse ne sovrastima la pericolosità.

Percezione del rischio

Ogni giorno le persone si trovano innanzi a situazioni potenzialmente pericolose ed in queste occasioni devono prendere delle decisioni: il processo cognitivo sottostante è individuato come percezione del rischio, poiché in base alla gravità o pericolosità della situazioni e delle attività da svolgere si prenderanno decisioni differenti. Gli studiosi hanno ampiamente studiato i meccanismi che sottostanno al giudizio che le persone danno della rischiosità di diverse attività ed hanno dimostrato che in molti casi esiste una discrepanza tra la percezione soggettiva del rischio e la valutazione oggettiva (per un approfondimento su tale argomento visita il sito: http://progettoeos.net/percezione-del-rischio/)

Le emozioni influenzano la nostra percezione del rischio

Il nostro pensiero intuitivo, che agisce in maniera inconsapevole, influenza le nostre valutazioni coscienti sulla base delle reazione emotive che associamo a diversi stimoli: oggetti, persone o attività (Finucane, Alhakami, Slovic e Johnson, 2000).

Chi avrà paura di prendere l’aereo assocerà questa attività ad un’emozione negativa e questo non gli permetterà di riconoscerne i possibili benefici. Coloro che al contrario vedono subito i benefici offerti dalla possibilità di viaggiare in aereo e raggiungere rapidamente altre città o paesi, assoceranno a questa attività un’emozione positiva che li porterà a sottostimare i possibili rischi.

QUINDI COSA FARE?

Pianifica:

Di fronte ad eventi più grandi di noi e sui quali non possiamo fare direttamente qualcosa per ottenere un risultato immediato, la sensazione d’impotenza e d’inutilità rischia di attanagliarci.

Bisogna fare attenzione a non lasciarsi rapire dall’apatia e, al contrario, impostare un vero e proprio piano di azione che ci guidi in questo ampio tempo che abbiamo a disposizione per noi e per chi ci è più vicino.

Datti degli obiettivi

Hai molto tempo a tua disposizione. Puoi dividere la tua giornata in mansioni, scaglionando gli orari proprio come se fossero degli appuntamenti che devi rispettare, almeno in via del tutto teorica. Puoi dedicare tempo per pulire e riordinare casa, ma in una settimana questo non deve avvenire tutti i giorni e per 8 ore al giorno. Ogni cosa ha il suo tempo ed il suo spazio ed in questo tempo non devi dimenticarti di te stesso. Puoi coltivare degli hobby e se non li hai ne potresti scoprire qualcuno. Hai mai disegnato? Ti piace leggere? Suonare uno strumento?

Non abbandonarti a divano, televisione, social, giochi. Vanno bene anche questi espedienti, ma non possono occupare la maggior parte del tuo tempo. E tra un impegno e l’altro non dimenticare di lasciare degli spazi vuoti… questi potranno rendere la tua giornata più flessibile e sarà il tuo margine sicuro che ti permetterà di prolungare un pò l’attività selezionata o per dare spazio a contatti sociali, una telefonata o “video-chiamata” improvvisa che ad oggi, potrebbe portare un sorriso in più.

Come per ogni aspetto della vita, l’eccesso va evitato. Mantieni un pò di equilibrio.

Rinforza la tua Self Efficacy:

La percezione di controllo, Self Efficacy, è la convinzione che le persone hanno riguardo la loro efficacia personale di organizzare e dirigere le loro abilità e risorse per mettere in atto un’azione che li condurrà alla conseguenza desiderata (Bandura, 1977).

Possiamo rinforzare la nostra percezione di controllo pianificando dei piccoli compiti che porteremo a termine e man mano identificare compiti di crescente difficoltà. Ancor meglio se segui gli obiettivi che hai scelto.

Non possiamo pretendere di far smettere di piovere oppure di far terminare una pandemia con le nostre uniche forze. Bisogna sempre restare con i piedi per terra e lavorare in un raggio di azione che ci è possibile raggiungere.

Non farti prendere dal panico

A volte la tensione cresce fino al punto da provocarci tutta una serie di sintomi preoccupanti e fastidiosi che ci fanno sentire tristi, disorientati e scoraggiati. Molte volte la frustrazione è seguita da sbalzi d’umore che non fanno altro che farci sentire ancora più confusi, magari con disturbi digestivi, palpitazioni e tensione muscolare diffusa o molto altro.

Allora cerca di concentrarti sul tuo presente e cerca di non generalizzare. Elimina dai tuoi pensieri le parole “per sempre…”, “mai…”, “non posso più…”, “non riesco…” e cerca di essere più gentile con te stesso.

Tutti possono provare dei sentimenti di disorientamento o sentirsi vuoti al punto di non sapere più qual’è la direzione ed il senso del nostro cammino. Non sei sbagliato né debole, sei semplicemente “vivo” e tra le qualità della vita e le emozioni ci sono anche quelle meno simpatiche. Accoglile per quello che sono … sono emozioni, non sentenze ingiudicabili ed immutabili. Se senti il bisogno di piangere, fallo, non vergognarti delle emozioni che stai provando. Ora più che mai.

Ricorda, sono solo pensieri, che al pari delle nuvole possono coprire la tua giornata e renderla cupa e triste… ma verranno spazzate via dal vento e ti presenteranno un cielo limpido e luminoso come prima non riuscivi a ricordare.

Inoltre lascia da parte i pensieri negativi. Accoglili per quello che sono e non focalizzarti su essi ed anziché disperdere energie nel manifestare le tue paure o nel lamentarti su quanto non puoi fare o non riesci, prova a canalizzare la tua attenzione e la tua energia per quello che vorresti e potresti fare. Cosa puoi fare di positivo ora?

Hai mai sentito parlare del Grande Fratello e delle emozioni notevolmente amplificate per i concorrenti?

Rinchiusi in una casa, obbligati a condividere i propri spazi con altri, ognuno deve fare i conti con sé stesso e con le proprie capacità relazionali e non è facile (almeno non per tutti) perché non ne siamo abituati. Perché ogni giorno abbiamo dovuto combattere con gli impegni eccessivi, il tempo che scorre troppo rapidamente e l’incapacità di seguire il correre degli eventi. Ebbene ora puoi fermarti, allora fermati, ma sul serio.

Quando segnerai (fisicamente o mentalmente) gli impegni nel calendario della tua giornata, non dimenticarti di lasciare uno o più spazi vuoti.

Accogli quel vuoto per nutrire te stesso. Spegni televisione, cellulare e ogni fonte di distrazione. Prendi qualche minuto solo per te. Puoi meditare o fare qualche respiro lento e profondo e se è bel tempo fallo sul balcone o davanti ad una finestra aperta. Permettiti di assaporare suoni e profumi che vengono dall’esterno.

Usa fonti d’informazioni ufficiali

Se vuoi restare informato per non lasciarti invadere da un senso di smarrimento, ricerca fonti ufficiali e sicure. Non cedere alla tentazione di leggere qualsiasi post pubblicato in internet e nei social, non lasciarti andare allo spam prepotente che rischia di mettere nel panico tutta la tua cerchia di amici.

Il governo ha messo a disposizione una lunga lista di siti che raccolgono informazioni che ci possono interessare, che riporterò qui sotto.

Ma attenzione: Sì all’informazione, No alla ricerca ossessiva.

Socializza

Ora più che mai hai del tempo da dedicare a… quel cugino al quale pensi spesso ma mandi a malapena un messaggio ogni tanto, il mio vecchio compagno di classe che seguo in FB ma col quale non parlo mai, al mio…

Potete iniziare una lista e prolungarla all’infinito. Rifletti … quante volte il mese scorso hai pensato “vorrei sentire XXX, dovrei chiamare YYY, è da molto che non mi confronto con ZZZ”. Perché non farlo ora?

Sentili, accordati, socializzate!

Senti di non riuscire a superare il tuo malessere da solo?

Vista la situazione di emergenza a livello Nazionale molti professionisti psicologi e psicoterapeuti si sono messi a disposizione per offrire colloqui di sostegno on-line.

Il sito del “Consiglio Nazionale Ordine Psicologi” ha messo a disposizione un vademecum per i cittadini tradotto in varie lingue #psicologicontrolapaura https://www.psy.it/psicologi-contro-la-paura

e con l’iniziativa #psicologionline https://www.giornatapsicologiastudiaperti.it/ sarà possibile individuare un professionista che si è reso disponibile per il supporto per contattarlo direttamente.

 

Sito del Ministero dell’Interno: https://www.interno.gov.it/it

OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità: https://www.who.int/

Istituto Superiore della Sanità: https://www.iss.it/

Consiglio Nazionale Ordine Psicologi: https://www.psy.it/

#psicologicontrolapaura https://www.psy.it/psicologi-contro-la-paura

#psicologionline https://www.giornatapsicologiastudiaperti.it/

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